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Questa è la prima storia che vi voglio raccontare perchè è da qui che tutto è iniziato, anche la mia passione per questi affascinanti e in fondo ancora misteriosi lupi.

Nel 2015, molto vicino a dove abito, scopro che alcuni cani, durante le battute di caccia al cinghiale, vengono predati dai lupi. In valle tutti ne parlano: << non sono lupi, sono ibridi, li hanno mollati, ce ne sono troppi, non possiamo più andare per i boschi, sono un pericolo, dobbiamo eliminarli.>>
Allora sapevo poco sui lupi e questi episodi di predazione sui cani, le paure e gli allarmismi che sentivo e leggevo quasi ovunque, mi hanno spinto a voler conoscere il più possibile questi animali ma anche a scoprire se oltre a quei lupi ce ne fossero altri.
Se sì dove? Quanti?
Inizio così a esplorare il territorio dell’alta valle del Corno alla ricerca di tracce e indizi.
Cerco e studio per quasi un anno.

L’Assistente

Io e l’Assistente alla ricerca di segni di presenza

Dopo molte ricerche, suole di scarponi consumati, il prezioso e fondamentale aiuto dell’inseparabile Assistente, percorrendo con costanza diversi transetti (percorsi prestabiliti), abbiamo iniziato a trovare con regolarità segni di presenza e siti di marcatura, ovvero orme ed escrementi compatibili con lupo.

Escrementi compatibili con il lupo anche se insolitamente “sottili”

Spesso gli escrementi trovati pur essendo compatibili con lupo sono però piuttosto sottili.
Così senza sapere ancora nulla di quei lupi né avere la certezza che effettivamente ci fossero davvero, gli avevo comunque dato un soprannome: “I Sottiletti”.
Finalmente con l’acquisto delle prime video-trappole (dispositivi automatici che registrano foto o video al passaggio di animali) “I Sottiletti”, quei lupi di cui stavo solo inseguendo le tracce e dei quali iniziavo a comprendere i possibili movimenti, si sono finalmente materializzati nei primi video.
Ho così capito che la stessa coppia di lupi frequentava la Pineta Alta, il Bosco Tagliato, il monte Orchidea, la Strada per il Prato Bruciato, il bivio del Grande Faggio, il monte Ortica insomma tutti quei luoghi dove io e l’Assistente avevamo trovato i loro segni di presenza.
Riconoscere i lupi dalle riprese delle video-trappole non è mica facile però!
Immagini mosse o confuse, passaggi veloci e poi, diciamolo chiaro, questi lupi si assomigliano un pò tutti.
Per mia fortuna questa coppia invece si riesce a riconoscere bene: al maschio ho dato il nome di Codino (si capisce bene perché) e alla femmina Sottiletta.
Lo so il nome non le calza perché è una lupa possente e grossa, dal manto chiaro, ma ero davvero affezionato a quel soprannome “I Sottiletti”, che insieme all’Assistente abbiamo inseguito così a lungo e così le ho dato il nome di Sottiletta.

Codino nella Pineta Alta

Sottiletta nella Pineta Alta

Le riprese di Codino e Sottiletta sono molto regolari, anche se passano sempre da soli.
Sarà una coppia appena formata? Sarà un nucleo familiare? Si riprodurranno? Non ne avevo idea.
Per le risposte dovevo aspettare.


Con i nuovi video capisco che il nucleo familiare è composto almeno da tre individui: Codino Sottiletta e un giovane lupo.
Inizio anche a capire, divertendomi, che Codino è un lupo un pò particolare: ha quasi sempre un andatura lenta e arriva sempre dopo Sottiletta, ma la cosa che più mi colpisce e che lo rende particolare è il suo sguardo un pò perso e quell’aria da lupo decisamente scazzato.
A giugno arriva la ripresa più attesa: Codino e Sottiletta si sono riprodotti, lei ha le mammelle gonfie e i capezzoli tirati perché sta allattando e questo vuole dire che da qualche parte, ci sono dei cuccioli.

Continuo a riprendere con regolarità i passaggi dei lupi nella Pineta Alta e anche sulla strada per il Prato Bruciato dove registro spesso anche dei passaggi di una giovane femmina che ipotizzo possa fare parte del nucleo familiare.

Nella Pineta Alta riprendo anche alcuni passaggi di un giovane lupo, un maschio, presumo lo stesso che ho ripreso altre volte insieme a Codino e Sottiletta.

Giovane lupo maschio – Pineta Alta

Intanto cerco di trovare l’area di rendez-vous (area dove i cuccioli aspettano gli adulti) percorrendo nuovi transetti e l’Assistente d’aiuto.
E poi, una notte d’agosto, ai piedi del monte Orchidea li sento!
Gli ululati arrivavano dal fitto del bosco, molto vicini.
Sentire dei lupi ululare è un emozione profonda, li ho già sentiti in altre occasioni, altrove.
Ma qui sono ai piedi del monte Orchidea e quei lupi che sento sono loro e questa consapevolezza ha amplificato la già grande emozione.
Ma oltre alle forti emozioni gli ululati mi hanno soprattutto aiutato a capire dove potrebbero essere i cuccioli.
Non sto più nella pelle dalla gioia, ma per andare avanti con le ricerche e le scoperte devo aspettare di poter acquistare altra attrezzatura.
Passa quasi un mese, per me interminabile e finalmente con l’arrivo di una nuova video-trappola, sistemata nel Bosco Tagliato ai piedi del Monte Orchidea, arrivano le conferme che aspettavo.
Riprendo un gran via vai di lupi, ci siamo il rendez-vous è vicino, Codino e Sottiletta e altri lupi del loro nucleo familiare trasportano prede da portare ai cuccioli.

E poi finalmente ecco i cuccioli, preceduti da un adulto.

In base alle immagini inizio a fare delle ipotesi sul nucleo familiare: Codino Sottiletta più due giovani un maschio e una femmina più i cuccioli, (dalle immagini acquisiti sono almeno due), dovrebbero essere almeno in sei.
A fine settembre mi arriva una telefonata per un lupo investito, mi dicono si tratta di una femmina ritrovata non lontana dal Monte Orchidea.
Parto subito con l’angoscia e la paura che quella lupa possa essere proprio Sottiletta.
Non è lei, lo capisco da un primo sguardo.
Si tratta di un animale giovane, forse quella lupa da sola che avevo ripreso in estate sulla strada per il Prato Bruciato.
Il dispiacere è tanto lo stesso perché la vita di questi lupi, che seguo da quasi tre anni, è un po’ anche la mia vita e loro ne fanno parte.
E mi chiedo su una stradina tortuosa di montagna, dove il passaggio di auto è quasi una rarità, come si fa ad investire un lupo accidentalmente.
Cerco di parlare e di capire qualcosa in più, ma è inutile, nessuno parla ma tutti sanno.
Le uniche scoperte riguardano la lupa, consegnata alle autorità competenti.
Le analisi effettuate sulla carcassa dicono che si tratta di un canis lupus italicus puro, giovane, di non più di due anni, non aveva mai partorito, pesava 22 kg, l’esame tossicologico è negativo.

La giovane lupa investita a settembre 2016

Con la ripresa dell’attività venatoria, oltre ai furti di diverse video-trappole, Codino e Sottiletta abbandonano la zona del Bosco Tagliato, probabilmente non più sicuro per i cuccioli, e anche io sono costretto a togliere le video-trappole per evitare altri furti.
Da fine settembre quindi niente più riprese dei lupi.
Con l’Assistente continuo a seguire le loro tracce, mi accontento nel trovare solo i loro segni di presenza, ma accontentarsi solo di quelli è dura, perché con la ripresa dell’attività venatoria i lupi rischiano sicuramente parecchio più del solito e il nucleo familiare di Codino e Sottiletta non ha un metro quadro di territorio dove non si possa cacciare.
La stagione venatoria si conclude e il 31 dicembre vado a risistemare le video-trappole, una nella Pineta Alta ed una sul Monte Orchidea molto vicino al Bosco Tagliato la zona del rendez-vous.
Dopo un’attesa di una decina di giorni vado a controllare quella piazzata sul monte Orchidea e tiro un sospiro di sollievo: ho acquisito moltissimi video del nucleo familiare che è al completo e sta bene.
Il regalo più bello sono i video registrati proprio lo stesso giorno del posizionamento, dove due giovani lupi, molto probabilmente i cuccioli, giocano davanti alla video-trappola per oltre un ora quasi a volere festeggiare l’arrivo del nuovo anno.
E’ stato uno dei video più emozionanti, non solo per il gioco degli animali, ma anche perché avevo ritrovato tutti “miei” lupi!

Siamo così arrivati al 2017 e il nostro nucleo familiare passa molto tempo sul Monte Orchidea e frequenta regolarmente anche il crinale della Pineta Alta.

Decido allora di tentare di vederli.
Il Monte Orchidea è uno dei pochi posti che si presta bene ad avvistamenti diretti, ha molti spazi aperti e mi permette di poter osservare i lupi da lontano senza disturbarli.
Sono fortunato perché per ben due volte riesco ad osservare, senza essere visto, una giovane lupa.
E’ comparsa per due volte nella stessa vallettina quella in ombra dove il sole scompare e
molto presto, e così l’ho chiamata Ombra.
Ha la coda leggermente spelacchiata, ma è un gran bell’ animale ed è, molto probabilmente, una figlia di Codino e Sottiletta che ho anche ripreso più volte insieme a loro con le video-trappole.
L’emozione di riuscire a vedere i lupi che seguo da quasi due anni è stata davvero grande.

Rimettendo insieme tutti i video comprendo che il branco dell’alta Valle del Corno nei primi mesi del 2017 è formato almeno da 5 animali e che mancano all’appello la giovane femmina morta per investimento e il giovane maschio ripreso più volte all’inizio del 2016 che non so che fine abbia fatto.
Le riprese e osservazioni dei primi mesi del 2017 confermano che il nucleo familiare è affiatato e sta bene.
Da fine aprile a fine maggio, anche se Sottiletta non compare più nelle riprese, i video confermano che il nucleo familiare mantiene le sue abitudini, frequentando con regolarità gli stessi luoghi.
Riprendo con regolarità Codino accompagnato quasi sempre da uno o due giovani lupi dove in un paio di video riconosco Ombra.
L’assenza di Sottiletta è normale e non mi preoccupa molto, la lupa molto probabilmente in questi mesi (aprile e maggio) si dedica ai nuovi nati e non si allontana dalla tana e dai cuccioli.
Finalmente a fine maggio riappare insieme a Codino e a un giovane lupo.
Nella lupa si notano i capezzoli tirati ma decisamente un po’ poco per un animale che dovrebbe avere partorito da circa un mese ed avere le mammelle ingrossate perché in piena lattazione.

Aspetto altre riprese che arrivano presto, i primi di giugno Sottiletta sembra non stia più allattando dalla ripresa non si notano i segni della lattazione, e questo vuol dire che purtroppo qualcosa deve essere andato storto.

Sottiletta i primi giorni di giugno 2017 non ha le mammelle gonfie

Perché la lupa sembra non avere latte?
I cuccioli sono morti?
Se sì per cosa?
Purtroppo monitorando i lupi attraverso le video-trappole si ricostruisce (si tenta) la loro storia un tassello alla volta, e solo quando si acquisiscono video significativi.
Sono preoccupato e vorrei riuscire a scoprire cosa è successo ma accade la peggiore cosa che possa capitare quando cerchi delle risposte: Codino e Sottiletta spariscono.
Le numerose video-trappole piazzate non li riprendono più e purtroppo anche percorrendo diversi transetti ne io ne l’Assistente troviamo segni ricorrenti della loro presenza.
I lupi potrebbero avere cambiato zona, ma potrebbero anche non esserci più.
A fine luglio intensifico le ricerche, a questo punto non solo per cercare un improbabile rendez vous, ma anche per capire se Codino e Sottiletta ci sono ancora.
Ho quasi perso le speranze quando a settembre una video-trappola sistemata in una radura sotto la Pineta Alta riprende tre lupi, non capisco chi siano gli animali, il video non è chiaro, ma uno di loro potrebbe essere Codino.
Decido allora, a costo di rischiare altri furti, di riposizionare le video-trappole dove erano state rubate, sul crinale della Pineta Alta e sul Monte Orchidea.
Dovevo sapere.

E finalmente eccoli!
Codino e Sottiletta ci sono ancora e dalle riprese sono in forma, stanno bene.
Mi avevano davvero fatto preoccupare.
Le video-trappole sulla Pineta Alta e sul Monte Orchidea da settembre in poi riprendono in modo regolare i passaggi di Codino e Sottiletta e anche quelli di due giovani lupi maschi del nucleo familiare.
Uno di loro, con uno sguardo perso e l’aria scazzata, si accuccia proprio davanti alla video-trappola, ricordandomi qualcuno… (Codino).

Un nuovo posizionamento su un crinale molto frequentato dai lupi, quello del Monte Ortica, riprende Codino e Sottiletta insieme ai due giovani lupi, ma riprende anche un’altra coppia dominante Zena e Recco che va a marcare in quel punto, territorio di Codino e Sottiletta.
Una sovrapposizione di home range (territorio del nucleo familiare) o un tentativo di invasione per allargare il proprio territorio?

Il 2017 si chiude così. Un anno dove non sono riuscito a trovare né i cuccioli né il rendez-vous, dove non ho più ripreso Ombra e dove Codino e Sottiletta sembra abbiano, rispetto al 2016, cambiato le loro abitudini e l’utilizzo del loro territorio.
Un anno con tante domande, alle quali purtroppo sono riuscito a dare poche risposte.
Cosa succederà quest’anno? Cercheremo di scoprirlo, per continuare a raccontarvi la storia dei lupi dell’Alta valle del Corno.

P.S.
Dopo tanti video di questa coppia, vi voglio ancora raccontare che Codino e Sottiletta sono una coppia decisamente matriarcale, si capisce subito che chi comanda per davvero è lei: Sottiletta, grossa, tosta, seria e determinata.
Codino bé lui invece è davvero un po’ citrullo, cammina sempre con quest’andatura molto “slow” con quel testone ciondolante e lo sguardo assente ed è sempre dietro a Sottiletta.
E’ sicuramente un lupo scazzato oltre che un po’ citrullo, non si accorge minimamente delle video-trappole e quando è in giro anche con i figli, ai quali dovrebbe dare il buon esempio da vero “lupo” non ha molto chiaro dove vuole andare, prima di qua, no no forse meglio di là.
Quando marca poi a volte non tira nemmeno su la zampa, che si fa fatica, ma questo dipende dall’umore della giornata perché invece quando è in versione “dance” le sue performance in marcatura sono spettacolari.

In realtà mi diverto a prenderlo in giro, e per come è Codino mi diventa impossibile non farlo, ma so bene che l’apparenza inganna, perché per cavarsela, per avere un branco, mantenere il proprio territorio, non finire sparato Codino è tutto meno che citrullo.
I nomi delle località sono inventati per evitare possibili identificazioni, tutto il resto è quello che ho osservato, ripreso, ricostruito e che continua ad emozionarmi e spero emozionerà anche voi.

Testo di Daniele Ecotti