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Io non ho paura del lupo entra a far parte dell’European Rewilding Network di Rewilding Europe

lunedì 10 Settembre 2018

lunedì 10 Settembre 2018

Io non ho paura del lupo è entrata a far parte del prestigiosoEuropean Rewilding Network della fondazione olandese Rewilding Europe, unendosi ad un fiorente movimento di “rewilding” paneuropeo che negli ultimi anni ha visto nascere molte iniziative importanti e stimolanti.

Con i progetti legati al “rewilding” che continuano a moltiplicarsi e prosperare in tutto il continente, l’obiettivo dello European Rewilding Network è quello di connetterli, supportarli e rafforzarli operando con una filosofia comune, promuovendo il “rewilding” come un approccio di conservazione dell’ambiente, atto a stimolarne lo sviluppo economico.

“Siamo onorati di aver aderito al network Rewilding Europe”, afferma Daniele Ecotti, presidente di Io non ho paura del Lupo.
“Non vediamo l’ora di condividere competenze e intuizioni mentre lavoriamo per raggiungere l’obiettivo di assicurare un futuro solido per il lupo in armonia con le attività dell’uomo“.

Il progetto dell’associazione “Io non ho paura del lupo”, intitolato “Return of the Wolf”, si unisce ai 63 membri della rete ERN già presenti sul territorio Europeo ed è dedicato al ritorno del grande predatore sull’arco Alpino Orientale, dove l’associazione è operativa tramite i suoi volontari con un progetto di monitoraggio, consentendo al team di valutare l’espansione territoriale dei branchi di lupi presenti e di tenere traccia della nascita e della crescita dei cuccioli, così come già da alcuni anni svolge nell’Alta Valle del Taro, una vasta area selvaggia in provincia di Parma, nell’Appennino settentrionale.

Inoltre l’associazione, attraverso le proprie attività di comunicazione dedicate mira a rimuovere falsi miti ed informazioni erronee, agendo in un contesto mediatico che sempre più spesso tende a danneggiare il lupo, restituendone una immagine distorta, cercando attraverso le proprie iniziative di favorire un pacifico dibattito tra i portatori di interesse, realizzando attività didattiche e formative per appassionati e lavoratori della montagna.

Ultimo ma non meno importante, il team del progetto sta anche lavorando per promuovere un turismo sostenibile basato sulla natura per aiutare le comunità locali a sfruttare le opportunità derivanti dallo sviluppo di economie basate sul territorio.

“L’innalzamento del profilo del nostro progetto a livello locale e internazionale ci ispira a fare ancora di più per migliorare lo stato di conservazione del lupo e per valorizzare i territori in cui operiamo”, afferma Ecotti.