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La presenza del lupo in Alta Val Taro (2018/2021)

martedì 03 Maggio 2022

martedì 03 Maggio 2022

Nel 2018, abbiamo pubblicato un report sulla presenza dei lupi in val Taro in provincia di Parma, relativo agli anni 2016 e 2017. Successivamente abbiamo proseguito a raccontare solo alcune singole storie dei nuclei seguiti, che trovate nella nostra sezione dedicata. Con questo articolo proviamo a fare il punto della situazione su quanto abbiamo continuato ad osservare dal 2018   a Marzo 2022 sempre nello stesso areale, caratterizzato da un’elevata copertura boschiva e da una bassa presenza antropica.

Ai fini della lettura specifichiamo che l’attività di monitoraggio si basa sull’interpretazione dei dati raccolti attraverso l’acquisizione di filmati da foto-video trappole, osservazioni dirette e rilevamento di segni di presenza, per questo è necessario leggere questo testo come un racconto di quello che abbiamo appreso e dedotto durante il periodo citato, con mezzi limitati e senza l’ausilio di altri metodi di campionamento riconducibili alla solidità di un progetto di ricerca scientifica.

 

Osserviamo due aree non adiacenti tra loro: la principale ha un’estensione di circa 100 Km2 e la secondaria di circa 16 Km2.

Dal 2018 raccogliamo dati utilizzando da 20 a 30 foto-video trappole che posizioniamo  principalmente su siti di marcatura ricorrenti, nei pressi delle aree di rendez-vous e in caso di ritrovamento di predazioni. Lasciamo gli apparati foto-video posizionati il più a lungo possibile negli stessi siti per coprire in modo continuativo ed omogeneo le due aree indagate. 

In caso di segnalazioni (predazioni, avvistamenti cuccioli) collochiamo gli apparati foto-video in modo opportunistico anche all’esterno delle due aree indagate.

Questo metodo ci permette di acquisire molti video, durante i quali i lupi stazionano davanti alle foto-video trappole permettendoci di individuare caratteristiche fenotipiche che favoriscono il riconoscimento degli individui dominanti dei diversi nuclei e/o di lupi associati quando riusciamo ad individuare caratteristiche (segni) particolari.

Riprendere la stessa coppia negli stessi luoghi per molto tempo generalmente ci permette di riconoscere i lupi con una buona certezza e di accorgerci di eventuali sostituzioni o di notare se il sito osservato viene visitato da altre coppie o individui.

Nella realtà dei fatti questo metodo presenta alcune difficoltà, la principale, purtroppo, è rappresentata da furti e/o manomissioni dell’attrezzatura che, oltre alla perdita economica e dei dati, influenza le scelte dei posizionamenti più idonei, perché i lupi tendono a spostarsi su strade, sterrati e carraie proprio come le persone.

Altra difficoltà riscontrata riguarda in alcuni casi il riconoscimento: a meno che i lupi non abbiano caratteristiche particolari evidenti (coda corta, orecchie piegate, cicatrici, anomalie o altre marcate caratteristiche fenotipiche, cecità), gli individui di lupo generalmente sono simili tra loro e in alcuni casi, quando si acquisiscono video di una coppia in location diverse tra loro, può non essere immediato comprendere chi siano effettivamente gli esemplari in questione.

 

Branco del Torletto

Questo branco, da noi seguito fin dal 2015 e del quale vi abbiamo spesso parlato, ha vissuto durante il 2021 la sostituzione del maschio dominante.

Durante il mese di marzo 2021 abbiamo quindi smesso di filmare “Codino”, il vecchio maschio dominante in favore di “Pino”, un nuovo maschio che ha affiancato la femmina “Sottiletta” nella conduzione del branco.

“Pino” è riconoscibile per una zoppia all’anteriore sinistra.

L’ultima volta che abbiamo filmato la coppia insieme a dei cuccioli era il 2016, per tutti gli anni successivi, pur avendo avuto immagini che ci mostravano la femmina “Sottiletta” nei mesi di maggio e giugno con i caratteristici segni di lattazione, testimonianza dell’attività di allattamento di nuovi nati, non siamo mai riusciti ad individuare i cuccioli e dall’inizio del 2019 la coppia non è più stata ripresa associata ad altri individui.

Questo ci ha portato ad ipotizzare che la coppia si sia riprodotta ma per delle ragioni a noi sconosciute i cuccioli non siano sopravvissuti.

Nel 2021, rispetto a quanto abbiamo verificato attraverso le numerose riprese, non abbiamo mai visto né segni di gravidanza né segni di lattazione e in tutto il corso dell’anno non abbiamo ripreso altri individui associati alla coppia. A differenza degli anni precedenti, apparentemente non c’è stata una gravidanza. Ipotizziamo che la coppia nel 2021 non si sia riprodotta poichè la sostituzione del maschio dominante è coincisa col periodo riproduttivo e la femmina potrebbe essere stata temporaneamente senza un compagno proprio nel momento dell’estro.

Pino e Sottiletta – Video Daniele Ecotti

Una considerazione che ci sentiamo di fare su questo nucleo riguarda l’utilizzo e l’ampiezza del territorio,  che a partire dal 2019, è sensibilmente diminuita a favore di altri tre branchi (Mirtillo, Banditi e Cavalieri).

Ipotizziamo che una delle cause della riduzione dell’ampiezza del territorio possa essere correlata al fatto che le riproduzioni della coppia sono apparentemente sempre fallite e che i due lupi siano rimasti senza individui associati durante gli ultimi 3 anni, probabilmente riducendo le capacità di presidiare e difendere un territorio più ampio.

Nel report 2016-2017 indicato come N1

Branco del Mirtillo

Nell’autunno del 2018 abbiamo ripreso per la prima volta una coppia in atteggiamento di marcatura territoriale su un sito ricorrente utilizzato sin dal 2016 esclusivamente dal branco del Torletto.

Durante il 2019 la nuova coppia ha proseguito a frequentare la zona in atteggiamenti di dominanza territoriale con sempre più frequenza a discapito del branco del Torletto, che dall’estate dello stesso anno ha smesso definitivamente di frequentarla.

Da quanto osservato, crediamo di avere assistito alla formazione di una coppia che è riuscita ad insediarsi stabilmente in un territorio già occupato.

Abbiamo chiamato i due lupi Chiara e Lo Scuro, entrambi con caratteristiche fenotipiche particolari: la femmina presenta un mantello di colorazione piuttosto chiara mentre il maschio ha una colorazione scura ed una mascherina facciale estesa e marcata.

Nel corso del 2019 non abbiamo raccolto alcun indizio per ipotizzare la riproduzione.

Chiara e Lo Scuro ripresi nel 2019 – Video Daniele Ecotti

Nel 2020 la coppia continua a frequentare regolarmente le zona ed i frequenti passaggi ci permettono di osservare nella femmina i segni di lattazione ma purtroppo non riusciamo ad individuare i cuccioli.

Chiara con segni di lattazione – Video Daniele Ecotti

Durante il 2021, attraverso un maggiore sforzo ed all’aumento dell’attrezzatura impiegata sul campo, riprendiamo un giovane maschio associato alla coppia, che ipotizziamo essere uno dei cuccioli nati nel 2020 e riusciamo ad accertare la presenza di almeno 4 cuccioli, stimando così la consistenza del branco in 7 individui.

I cuccioli del branco del MirtilloVideo Daniele Ecotti

Branco de I Banditi

Nel 2019 in un’altra zona dell’areale osservato, sino ad allora frequentata in modo esclusivo dal branco del Torletto, iniziamo a registrare la presenza di una coppia con atteggiamento dominante e territoriale. Sia il maschio, denominato “Ombra” che la femmina, chiamata “Scheggia”, presentano delle mascherine facciali poco estese ma non hanno altri particolari elementi caratteristici da renderli facilmente identificabili, almeno fino all’estate del 2021, riscontriamo la presenza di un rigonfiamento, presumibilmente un lipoma, sulla zampa anteriore sinistra del maschio, che da quel momeno ne consentirà con maggiore facilità il riconoscimento.

Dalle immagini acquisite tra novembre 2019 e febbraio 2020 ipotizziamo che la coppia si sia già riprodotta in passato, avendola ripresa in più occasioni con almeno un individuo associato.

In autunno del 2020 accertiamo la riproduzione e registriamo la presenza di 6 cuccioli stimando la consistenza del nucleo riproduttivo in 9 individui.

Ombra e Scheggia insieme ai cuccioli – Video Daniele Ecotti

Durante la primavera e l’estate del 2021 continuiamo a riprendere la coppia associata ad altri due individui che, per taglia e corporatura, presumiamo essere i cuccioli nati l’anno prima.

Ombra e Scheggia con due individui associati – Video Daniele Ecotti

La coppia si è riprodotta anche nel corso del 2021 sia per la presenza di segni di lattazione della femmina dominante osservati a Settembre che per la presenza, registrata a Gennaio 2022, di un cucciolo riconoscibile dalle dimensioni marcatamente ridotte associato a Ombra e Scheggia.

Il nucleo riproduttivo con cucciolo associato – Video Daniele Ecotti

La consistenza minima accertata del nucleo per il 2021 è di 5 individui.

Il branco del Torletto ha continuato a frequentare con atteggiamenti di marcatura territoriale questa porzione di territorio.

Branco de I Cavalieri

Abbiamo individuato questo nucleo nel 2018 registrando alcune sovrapposizioni territoriali col branco del Torletto in una zona al confine dell’areale di studio e presumibilmente anche dell’areale del branco del Torletto, che dal 2019, smette di frequentare la zona.

Ai componenti di questa coppia abbiamo dato i nomi di Vento e Bufera. I due lupi non hanno caratteristiche marcate tali da renderli facilmente identificabili al di fuori dei siti ricorrenti nei quali li riprendiamo.

Nel 2019 accertiamo la riproduzione attraverso diverse immagini della femmina che presenta i segni di lattazione.

Segni di lattazione- Video Daniele Ecotti

A Gennaio del 2020, dai diversi video acquisiti, stimiamo la consistenza minima del nucleo in 4 individui, di cui 2 ipotizziamo essere i cuccioli nati nel 2019.

Il branco de i Cavalieri a Gennaio 2020 – Video Daniele Ecotti

A partire dall’estate 2020 abbiamo iniziato a registrare diverse “incursioni” in altre zone dell’areale frequentate esclusivamente dal branco del Torletto e durante l’inverno 2020/21 abbiamo ripreso in diverse occasioni Vento e Bufera, associati a diversi individui, registrando in contemporanea la presenza di altri 8 lupi associati alla coppia dominante.

Rispetto a quanto osservato, ipotizziamo che nel corso del 2020 ci sia stata riproduzione ed accertiamo la consistenza minima del branco in 10 individui.

Consistenza de I Cavalieri all’inizio del 2021 – Video Daniele Ecotti

A Luglio del 2021 abbiamo individuato un’area di rendez-vous nella quale abbiamo registrato la presenza di almeno 5 cuccioli. In quest’area ristretta non abbiamo ottenuto immagini sufficientemente esaustive degli adulti per cui, vista la forte dinamicità osservata nel territorio, non escludiamo la possibilità che possa trattarsi di un nucleo riproduttivo diverso.

I cuccioli ripresi nel 2021 – Video Simone Giosso

Durante tutto il periodo invernale riprendiamo con regolarità il nucleo e a Dicembre del 2021 osserviamo la presenza in contemporanea di 9 individui associati a Vento e Bufera, così stimiamo la consistenza minima del branco in 11 individui.

I Cavalieri a Dicembre 2021 – Video Daniele Ecotti

Il branco del Torletto, nonostante l’inferiorità numerica, ha continuato a frequentare gli stessi siti in modo prevalente rispetto al branco de I Cavalieri.  In diverse occasioni abbiamo registrato, a distanza temporale molto ravvicinata, i passaggi dei due  nuclei negli stessi siti, dove in particolare I Cavalieri sembra cerchino di intercettare Pino e Sottiletta, che dal loro punto di vista reputano degli intrusi in quello che considerano essere diventato il loro territorio. Dalle dinamiche osservate, riteniamo possibile che la sparizione di Codino del branco del Torletto, avvenuta a Marzo del 2021, possa essere stata causata da uno scontro tra i due branchi.

Passaggi a poche ore di distanza tra Il branco del Torletto e I  Cavalieri – Video Daniele Ecotti

Il branco del Chiodo

Ipotizziamo che questa coppia, da noi ribattezzata Nikka e Sbadiglio, si sia formata nel 2016 quando abbiamo iniziato a riprenderla sugli stessi siti di marcatura frequentati dal branco del Lubiana. Nikka ha una taglia piuttosto piccola, che la rende riconoscibile, e Sbadiglio una mascherina facciale estesa e marcata.

A causa dei numerosi furti perpetrati nella zona è stato molto difficoltoso ricavare informazioni su questo nucleo.

Durante il 2018 e il 2019 non abbiamo ricavato altri dati se non quelli che confermano la presenza della coppia e le ripetute sovrapposizioni territoriali su siti di marcatura ricorrenti col branco del Lubiana.

Durante il 2020 nel periodo estivo riprendiamo la femmina in stato di lattazione e il nucleo risulta essere composto da almeno 4 individui.

Nikka e Sbadiglio associati ad altri due individui – Video Daniela Ferrari

Dall’estate del 2020 il maschio dominante, Sbadiglio, ha probabilmente riportato un infortunio all’occhio sinistro, che lo ha portato alla cecità.

Sbadiglio nel 2020, notare l’occhio “spento” rispetto all’illuminatore della video trappola – Video Daniela Ferrari

Ipotizziamo che la riproduzione sia andata a buon fine poiché in autunno abbiamo registrato la presenza di altri 4 individui associati a Nikka e Sbadiglio.

La consistenza stimata del nucleo per il 2020 è di 6 individui.

Il branco del Chiodo a Ottobre 2020 – Video Daniele Ecotti

Durante il corso del 2021 riprendiamo con regolarità la coppia e tra Maggio e Luglio registriamo diversi video della femmina in lattazione ed appuriamo che Nikka e Sbadiglio sono associati ad altri due individui, probabilmente due cuccioli nati l’anno precedente.

Il branco del Chiodo a settembre del 2021 – Video Daniela Ferrari

La riproduzione è confermata anche per quest’anno per i diversi video registrati della femmina in stato di lattazione e per la presenza di un cucciolo, riconoscibile dalla taglia, ripreso a Febbraio del 2022 associato al nucleo familiare.

Sbadiglio, maschio dominante con cucciolo associato – Video Daniela Ferrari

La consistenza stimata del nucleo per il 2021 è di 5 individui.

Nel report 2016-2017 indicato come N4

Branco del Lubiana

Il branco è stato seguito sin dal 2016 ed era composto da “Lubiana”, femmina dominante e riconoscibile dal collare GPS, e dal maschio “Giovanni”. Trovate qui il racconto sino al 2018.

Giovanni ha una corporatura possente, delle bande scure sul collo, coda molto scura e una mascherina facciale piuttosto estesa mentre Selva presenta una mascherina facciale estesa e notevoli dimensioni, apparendo grossa quanto Giovanni.

Nel 2018 e nel 2019 non abbiamo acquisito dati sufficienti se non a confermare la presenza della coppia, ma presumiamo che nel 2019 ci sia stata riproduzione perché nell’ inverno del 2020 abbiamo registrato la coppia associata ad un individuo. Continuiamo a registrare sovrapposizioni territoriali col branco del Chiodo.

Durante l’estate del 2020 registriamo la femmina con segni di lattazione, ma non rileviamo altri individui associati alla coppia per poter ipotizzare il successo riproduttivo: in tutte le registrazioni effettuate, infatti, la coppia è sempre da sola, per cui accertiamo la consistenza minima del branco in 2 individui.

A Giugno del 2021 riprendiamo la coppia e nella femmina sono visibili i segni di lattazione.

Branco del Lubiana a Giugno del 2021 – Video Daniela Ferrari

Attraverso alcune filmati registrati a febbraio del 2022 abbiamo ripreso il branco composto da almeno 5 individui, ipotizziamo quindi che i cuccioli nati nel 2021 siano stati almeno 3.

Branco del Lubiana composto da almeno 5 individui – Video di Daniela Ferrari

La consistenza minima del branco accertata per il 2021 è di 5 individui

Nel report 2016-2017 indicato come N2

Branco della Riserva

Anche di questo nucleo riproduttivo abbiamo parlato spesso. Per quanto riguarda il 2019 vi rimandiamo a quanto già pubblicato nella nostra sezione dedicata.

Dalla sostituzione del maschio dominante avvenuta nel 2019, non ci sono stati altri cambiamenti nella coppia, che è sempre composta da Punto e La Pina.

Punto è un lupo con una colorazione molto rossiccia ed ha due punti bianchi sulle guance sopra la mascherina facciale mentre La Pina ha una colorazione più tendente al grigio crema ed una mascherina facciale abbastanza estesa con una rientranza a virgola.

Nel corso del 2020 il nucleo riproduttivo risulta essere composto da almeno 6 individui. Non abbiano registrato video dove fossero evidenti segni di lattazione e non abbiamo individuato cuccioli.

La consistenza del nucleo riproduttivo per tutto il corso del 2020 risulta essere di 6 individui.

Il branco della Riserva nel 2020 nel video 5 dei 6 individui stimati – Video Daniele Ecotti

Dai primi mesi del 2021 la consistenza numerica stimata si riduce a 4 individui.

Durante l’estate del 2021 da riprese della femmina dominante, in cui erano ancora visibili segni di lattazione, ipotizziamo che ci sia stata riproduzione, che riusciamo ad appurare attraverso alcune riprese dalle quali stimiamo la presenza di almeno 2 cuccioli.

Uno dei due cuccioli nati nel 2021- Video Daniele Ecotti

Il nucleo riproduttivo a fine 2021 composto da 6 individui – Video Daniele Ecotti

A Marzo del 2020 abbiamo ripreso due individui che per caratteristiche fenotipiche (zampe molto chiare e mascherina facciale molto estesa e marcata) riteniamo non essere associati al nucleo familiare della Riserva.

Due individui “estranei” al branco della Riserva – Video Daniele Ecotti

Ad Aprile del 2021 abbiamo avuto un’unica ripresa di un individuo melanico nel territorio del Branco della Riserva probabilmente si tratta di un individuo in fase di dispersione.

Lupo melanico – Video Daniele Ecotti

Nel report 2016-2017 indicato come N5

Conclusioni

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un forte dinamismo, con cambi di alcuni lupi dominanti ed apparizioni di coppie e di nuovi branchi in territori occupati da altri nuclei noti, che hanno modificato dinamiche e l’utilizzo dell’area monitorata, rendendo ulteriormente complicato seguire e interpretare quanto osservato. Nel 2017 e nel 2018 abbiamo individuato la presenza di altri due nuclei riproduttivi adiacenti agli areali osservati. Per gli anni successivi non abbiamo indagato i siti e quindi non sappiamo se i nuclei sono tutt’ora presenti.
Quello che appare maggiormente significativo, alla luce dei dati raccolti e delle osservazioni effettuate, è la crescita del numero di nuclei presenti all’interno del principale areale di indagine, esteso per circa 100 km quadrati, che abbiamo rilevato a partire dal 2018.

I nuclei individuati dal 2016 al 2018 all’interno e all’esterno degli areali indagati

  I nuclei individuati dal 2019 al 2021

Numero di nuclei e consistenza totale individui minima rilevata dal 2016 al 2021 negli areali indagati

 

Negli areali di indagine e nelle zone adiacenti abbiamo una bassa presenza di animali d’allevamento, per lo più rappresentati da bovini ed equini tenuti al pascolo brado o semi brado durante i mesi estivi. Le predazioni su domestici, dalle notizie in nostro possesso rappresentano episodi sporadici.

Riteniamo ipotizzabile che i numeri di nuclei e di lupi stimati siano correlati ad un’elevata presenza di prede selvatiche in grado di soddisfare i fabbisogni alimentari.

Nei due areali e nelle zone adiacenti, dalle notizie in nostro possesso, dal 2016 ad oggi, non sono state rinvenute carcasse di lupi morti per cause naturali e sono stati rinvenuti 3 individui morti per cause di origine antropica: uno per impatto con veicolo (2016), uno trovato in un laccio (2018) ed uno morto per ragioni ancora in corso di accertamento nel 2022.

Ipotizziamo che questo dato, considerato l’arco temporale e la densità di lupi stimata in periodo pre e post riproduttivo, rappresenti un’importante sottostima della mortalità effettiva.

Fatta eccezione per il branco del Torletto che da quanto interpretato non è riproduttivo dal 2017, il cui home-range è interamente e abbondantemente compreso nel principale areale osservato, riteniamo più che plausibile che la maggior parte dei nuclei, pur frequentando regolarmente l’area indagata, abbia i rispettivi home-range che si estende anche al di fuori di essa. Va però tenuto conto che nel principale areale osservato sono utilizzate almeno 3 aree di rendez-vous da tre diversi nuclei.

In due recenti pubblicazioni le dimensioni medie degli home-range in area appenninica centrale sono risultate essere estese da 80 a 130 Km2 (in media 104 Km2), e comprese tra i 50 e 150 Km2 da dati di telemetria satellitare ed indicano come generalmente le aree di rendez-vous siano centrali rispetto al territorio occupato dal nucleo riproduttivo.

Rispetto a quanto osservato nel corso degli ultimi anni abbiamo la sensazione che il numero di nuclei e di aree di rendez-vous rilevate possano indicare una diminuzione generale della dimensione degli home-range.

Questa sensazione, inevitabilmente, ci spinge a porci molte domande su quali potrebbero essere le cause: forse la saturazione della maggior parte di territori nel nostro paese determina tentativi di insediamenti in aree già occupate, per cui individui in dispersione, quando si associano e diventano territoriali cercano, inevitabilmente, di sottrarre territorio ad altri branchi o forse sono i giovani che provano ad essere indipendenti all’interno del territorio del branco di origine e, se incontrano un compagno/a, tentano di diventare territoriali, probabilmente favoriti dalla tolleranza tra individui con legami di parentela. La nostra sensazione è che il successo della formazione di nuove coppie in territori già occupati possa essere favorito quando i branchi sono poco numerosi ed immaginiamo abbiano maggiori difficoltà a difendere il proprio territorio e forse anche poca convenienza a farlo. Ipotizziamo anche che la pressione antropica, anche se non quantificabile, incida sui cambiamenti ai quali abbiamo assistito.

Quello che resta certo è di come questi animali siano affascinanti e di come riescano sempre a stupirci lasciandoci con tanti interrogativi che in fondo sono tra le ragioni per le quali faremo il possibile per continuare a seguirli e a raccogliere dati, che ricordiamo, continuano ad essere a disposizione di enti e ricercatori.

In fine un grande ringraziamento va ai nostri volontari, che con grande impegno e passione, hanno contribuito alla gestione delle foto-video trappole ed alla raccolta dati.

Riferimenti:

Determinants of home range size and space use patterns in a protected wolf (Canis lupus) population in the central Apennines, Italy – S Mancinelli, L Boitani, P Ciucci – Canadian Journal of Zoology, 2018

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