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In merito alla riduzione dello status di protezione del lupo 15 Associazioni pan-europee scrivono all’UE

lunedì 11 Settembre 2023

lunedì 11 Settembre 2023

Quindici Associazioni di altrettanti paesi della Comunità Europea, tra cui l’italiana “Io non ho paura del lupo” hanno inviato una lettera alle istituzioni comunitarie per manifestare il proprio disappunto e la propria preoccupazione per il recente appello della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che ha esortato le autorità locali di diversi Stati membri a fare pieno uso delle deroghe esistenti nell’ambito della Direttiva Habitat e ha invitato a presentare dati al fine di riesaminare lo stato di conservazione del lupo negli Stati membri dell’UE.

 

La European Alliance for Wolf Conservation (EAWC), che rappresenta le Organizzazioni sottoscritte e che sostiene a nome della società civile una più efficace conservazione del lupo (Canis lupus) in Europa, desidera esprimere il proprio disappunto e la propria preoccupazione per il recente appello della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che ha esortato le autorità locali di diversi Stati membri a fare pieno uso delle deroghe esistenti nell’ambito della Direttiva Habitat e ha invitato a presentare dati al fine di riesaminare lo stato di conservazione del lupo negli Stati membri dell’UE.

Oggi, le popolazioni di lupo in alcune parti d’Europa sono in espansione, tornando in aree dove il lupo era stato perseguitato e sterminato nel secolo scorso, mentre in altre parti d’Europa le popolazioni di lupo sono mantenute a livelli inaccettabilmente bassi per ostacolarne l’espansione naturale. Una crescente consapevolezza ecologica e le attuali norme di protezione, sia su scala nazionale che europea, hanno indubbiamente favorito il suo ritorno. Tuttavia, il ritorno del lupo nelle foreste e nei paesaggi europei è lungi dall’essere completo. Secondo la Large Carnivore Initiative for Europe, l’attuale tendenza positiva può essere facilmente invertita, poiché i principali problemi di conservazione non sono stati risolti e molti di essi non sono ancora nemmeno stati affrontati. (1) È quindi deplorevole che il Presidente della Commissione europea abbia segnalato – contrariamente alle raccomandazioni della comunità scientifica – che lo stato di conservazione del lupo è assicurato e che gli abbattimenti possono essere utilizzati più liberamente per risolvere potenziali conflitti. 

Non c’è dubbio che il ritorno del lupo sia condizionato da numerose sfide. Le iniziative messe in atto dai governi di molti Stati membri per prevenire i danni al settore zootecnico e promuovere la coesistenza non sono oggi sufficienti, soprattutto nei Paesi in cui le popolazioni di lupo sono assenti da decenni. Inoltre, i sistemi di monitoraggio delle popolazioni nei diversi Paesi non sono standardizzati o sono in afflitti da ritardi, dando un’immagine falsata del reale stato di conservazione del lupo.  Inoltre, in molti Paesi mancano ancora piani di conservazione e gestione del lupo che, per motivi politici, non sono stati approvati o messi in pratica. Il bracconaggio è un’altra grave minaccia che incide sulla conservazione del lupo in Europa.

È inoltre necessario sottolineare che in alcuni Paesi, come la Svezia e la Finlandia, l’uso generoso di deroghe ai sensi dell’articolo 16 della Direttiva Habitat è stato giustificato da interessi socio-economici, mentre le deroghe sono di fatto utilizzate per scopi di caccia ricreativa. Altri Stati membri dell’UE hanno fatto ricorso a deroghe per limitare i danni al bestiame. Tuttavia, gli effetti di queste deroghe sono contrastanti e spesso i danni sono talvolta aumentati. La pratica di ricorrere alle deroghe suscita serie preoccupazioni. Invece di invitare le autorità locali a ricorrere maggiormente a deroghe in maniera generica, il ricorso alle eccezioni dovrebbe essere limitato a situazioni in cui i risultati della ricerca scientifica supportano chiaramente la conclusione che l’abbattimento è l’unica soluzione efficace in una determinata situazione. Questa pratica di carattere eccezionale contribuirebbe anche a una maggiore accettazione del lupo nelle aree rurali e promuoverebbe la coesistenza, poiché l’abbattimento non potrà mai essere una soluzione permanente finché il lupo farà parte degli ecosistemi e dei paesaggi europei. 

L’EAWC si appella affinché lo status di protezione del lupo rimanga quello attuale, ma allo stesso tempo chiede un deciso cambio di passo nel lavoro di promozione e difesa della coesistenza con i grandi predatori. Incentivando diverse azioni, come protocolli di monitoraggio condivisi a livello europeo – poiché questi animali non conoscono frontiere -, aumentando l’uso di misure preventive non letali e assicurando che esse siano attuate correttamente e adattate al contesto specifico, nonchè sostenendo l’accettazione e la tolleranza nei confronti del lupo attraverso l’educazione e l’informazione sarà possibile garantire la conservazione a lungo termine di questa specie chiave. Questo, a sua volta, è essenziale per aumentare la resilienza degli ecosistemi ai cambiamenti climatici e alle crisi naturali. 

Concludendo, vorremmo ricordare la recente approvazione della “Nature Restoration Law”, che impegna gli Stati membri europei a ripristinare il 20% delle aree terrestri e marine entro il 2030, per arrestare la perdita di biodiversità e contrastare la crisi climatica. Alla luce di questi impegni, sarebbe controproducente sostenere un ridimensionamento del livello di protezione del lupo. L’attenzione dovrebbe invece concentrarsi sulla collaborazione tra stakeholders per trovare soluzioni non letali al fine di ottenere una coesistenza positiva con il lupo, in quanto specie chiave dei nostri ecosistemi europei.

Leggi la lettera (EN)

Firmatari

🇪🇪 Estonian Large Carnivores, Estonia –
🇫🇷 Ferus, France
🇨🇭Gruppe Wolf Schweiz, Switzerland
🇮🇹 Io non ho paura del lupo APS, Italy
🇩🇪 Luchs – und Wolfsschutz Bayerischer Wald, Germany
🇱🇻 Latvijas ainavas, Latvia
🇪🇸 Lobo Marley, Spain
🇫🇮 Luontoliiton susiryhmä, Finland
🇧🇪 Natagora, Belgium
🇳🇴 NOAH – for dyrs rettigheter, Norway
🇸🇮 Animal Welfare Society AniMa, Slovenia
🇸🇪 Svenska Rovdjursföreningen, Sweden
🇩🇰 Ulvetid, Denmark
🇳🇱 Werkgroep Wolf Nederland Netherlands
🇵🇹 Zoo Logical, Portugal

1. Boitani, L., Kaczensky, P., Alvares, F., Andrén, H., Balys, V., Blanco, J. C., … & Patkó, L. (2022, November). Assessment of the conservation status of the Wolf (Canis lupus) in Europe. In Prepared for the Berne Convention on the Conservation of European Wildlife and Natural Habitats and the Council of Europe. Available at: https://rm.coe.int/inf45e-2022-wolf-assessment-bern-convention-2791-5979-4182-1-2/1680a7fa47