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Sulla riduzione dello status di protezione del lupo in Europa quasi 300 Associazioni scrivono alla Von der Leyen

mercoledì 20 Dicembre 2023

mercoledì 20 Dicembre 2023

Oggi la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha proposto agli Stati membri dell’UE di declassare lo status di protezione del lupo nella Convenzione di Berna. Quasi 300 associazioni, inclusa l’italiana Io non ho paura del lupo hanno inviato e firmato una lettera, inviata da Patrick ten Brink dello European Environmental Bureau (EEB) ed indirizzata alla Presidente della Commissione europea che vi riportiamo a seguire:

 

Gentile Presidente von der Leyen,
a nome di quasi 300 organizzazioni ambientaliste e animaliste, vi scriviamo in merito all’impegno della Commissione Europea di “decidere su una proposta per modificare, ove opportuno, lo status di protezione del lupo all’interno dell’UE e per aggiornare il quadro giuridico, per introdurre, ove necessario, una maggiore flessibilità” entro la fine dell’anno. 

È molto preoccupante che una decisione politica su una questione così cruciale venga preparata in modo poco trasparente. Inoltre, si basa su un processo di consultazione irregolare, avviato dal comunicato stampa della Commissione sul tema “Lupi in Europa” del 4 settembre 2023, che conteneva informazioni fuorvianti sui lupi. Le nostre preoccupazioni al riguardo vi sono state esposte nella nostra lettera dell’11 settembre 2023.

Vorremmo ribadire che qualsiasi decisione di modificare lo status di protezione dei lupi deve essere basata su dati scientifici affidabili, in base alle disposizioni della legislazione in materia, e non su prove aneddotiche presentate attraverso un processo di consultazione non trasparente e irregolare.

Inoltre, siamo preoccupati per il fatto che la discussione su questo tema sia stata finora largamente dominata e guidata dall’industria agricola e dai rappresentanti degli interessi venatori, che a dir loro parlano a nome delle comunità rurali. La realtà è che le comunità rurali sono molto favorevoli a una rigorosa protezione del lupo come dimostra un sondaggio indipendente, commissionato da diverse organizzazioni per la protezione degli animali, che è stato condotto nel novembre 2023 in 10 Stati membri.

A meno che non vi siano nuove e sostanziali prove scientifiche raccolte dai servizi della Commissione europea, crediamo che la scienza e l’opinione pubblica siano chiare: la modifica dello status di protezione del lupo – sia in base alla legge dell’UE che alla Convenzione di Berna – non è giustificata.

L’UE deve invece:
– Garantire che le protezioni legali esistenti per i lupi, come sancito dalla Direttiva Habitat dell’UE, siano mantenute e applicate in modo coerente in tutti gli Stati membri;

– Promuovere l’adozione di misure di coesistenza tra i lupi e le comunità locali, poiché molte di queste opportunità sono sottoutilizzate dagli Stati membri;

– Sostenere iniziative che forniscano al pubblico informazioni accurate e scientificamente fondate sui lupi.

Proteggere i lupi in Europa non è solo una questione di importanza ecologica, ma anche un riflesso del nostro impegno per la conservazione della biodiversità e dei valori di coesistenza e tolleranza. I lupi sono parte integrante del patrimonio naturale europeo, svolgendo un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio degli ecosistemi e della biodiversità, e il ritorno del lupo in parti d’Europa dove la specie era stata precedentemente estirpata è un notevole successo di conservazione che non deve essere messo a rischio.